A Claudia Muzio
"Eravate sublime
per cuore e accento,
il fuoco e il ghiaccio fusi
quando Qualcuno disse basta
e fu obbedito.
Ovviamente
non fu affar vostro la disubbidienza
ma questo non conforta, anzi infittisce
il mistero: che sia pronto a dissolversi,
ciò che importa, ma tardo e incancellabile
l'essere per cui nascere fu un refuso."
Eugenio Montale, 1978
Il 24 maggio 1936 muore prematuramente all'età di 47 anni in un hotel di Roma la "divina" Claudia Muzio, soprano di eccezionale bravura nelle parti di personaggi venati d'una sottile malinconia, presaghi della loro tragica fine, coinvolti in amori impossibili, quali Violetta, Tosca, Desdemona, Manon Lescaut.... Dotata di una voce duttile, naturalmente lirica e con vocazione drammatica, benché limitata nel registro acutissimo, nell'agilià e nel volume, mostra una sorprendente capacità di risolvere felicemente ogni interpretazione con la varietà dei colori e delle sfumature, con un fraseggio intenso e fantasioso, con l'appassionata recitazione e la seducente presenza scenica.
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